Buonasera a tutti.
Ci ritroviamo qui dopo un giorno di riposo, che proprio riposo non dovrebbe essere, anzi chi punta a vincere questa corsa ieri si è allenato in modo intenso (credo).
Oggi inizia il Giro d’Italia per i veri padroni del Giro, fino ad ora per gli uomini di classifica è stata praticamente una passeggiata (a parte i 5 km del Poetto a Cagliari).
Si sale sul Vulcano salita vera… ma purtroppo la tappa non viene interpretata come tale.
Da corridore dico “giustamente”, da spettatore mi aspettavo qualcosa in più… ma sinceramente capisco, la strada per arrivare a Milano è ancora lunga (non vorrei che lo spauracchio del Mortirolo e dello Stelvio facesse paura e quindi si cercasse di gestire le energie)
Arriva la fuga… con la tenacia e la gamba Polanc riesce ad arrivare (bravo); dietro, il controllo è fatto ai giusti regimi (per i migliori l’impegno è minimo).
Sicuramente il vento contrario alla scalata riduce la possibilità di fare selezione e di attaccare .
Vincenzo ci regala un’ acuto… ma giusto così… e forse anche la tangente che segue è azzardata per non dire sbagliata ma non cambierebbe niente, sembra un saluto alla sua Sicilia ed ai suoi tifosi isolani.
Sono passati i tempi in cui sulla prima grande salita di un Giro, qualcosa di importante accadeva, non si scopriva il vincitore ma qualche illustre favorito ci lasciava il calzino.
Nell’occasione della ripresa laterale, noto una posizione che ai miei occhi pare diversa dal passato (forse mi sbaglio) chissà…
Bravo Polanc.
Mega tirata di orecchie al responsabile delle segnalazioni stradali… come sempre in parte è andata bene, ma quella curva andava segnalata BENE !!!!