Giornata a mio avviso molto particolare.
I due eventi tragici di questo ultimo periodo hanno pesato (credo) nell’anima dei corridori.
La scomparsa di Michele aleggia nell’anima di questi ragazzi, sommata allo scempio di cui siamo venuti a conoscenza ieri… forse hanno affievolito la voglia di sbaragliare… ma sono convinto che presto tornerà tutto normale.
Normale come lo svolgimento di questa prima tappa… stessa trama… fuga da lontano in cui si inseriscono squadre in cui non hanno veri programmi di corsa, tanto è vero che San Pantaleo lo si fa “appallati ” (posso fregiarmi di aver sdoganato nel gruppo il termine 😂 nato quando esortavo i miei compagni ed avversari a prendere un’attimo di tregua quando il controllo del gruppo non permetteva a nessuno di fuggire e la velocità cresceva sempre, io mi alzavo ed urlavo: Appallamose!!!)
Ritorniamo alla corsa…
10 km all’arrivo (mi ricordo la tensione che saliva, quando ero nel gruppo ) e per di più con la maglia rosa in gioco… io ero elettrico… toccarmi significava “scossa ” io volevo la fila e nessuno intorno ad ostacolarmi… poveri i miei compagni …Calcaterra…Scirea…Lelli…li mettevo a menare come fabbri…
Oggi erano aperti… chiacchieravano, controllavano i propri capitani che non incappassero in affollamenti strani creati dagli spostamenti del gruppo (come fanno gli stormi di storni).
4 km all’arrivo… parte Jungels della Quick Step ma nessuno dei sui compagni lo segue… si aspetta e si spera che qualcuno cominci e nel frattempo Sam Bennett pilota Ewan… ma due curve a capretto di Posterberger lo portano sulla linea ed Ewan batte gli altri …
Oggi le comiche (riferito ai velocisti )
Cipollini ora e solo per un critico di un ciclismo vecchio e passato
Fanno schifo
ieri il ragazzo ha fatto la classica mezza fagianata… il bello del ciclismo è anche questo!!!
Fermo restando che oggi in gruppo non c’è un Mario Cipollini!
Un caro saluto
Pierre
In questo giro mi spiace dirlo non ci sono velocisti di spessore. Solo Graipel. Che pero’ la sua scuadra ha dormito e si e’ verificato un arrivo da comiche. Ma frottuoso per l’austriaco.
Mario cueli tempi della Saeco con Scirea, Calcaterra, Fagnini e altri, il ciclismo era diverso non ce piu una scuadra come la nostra il Treno per Cipollini era imbemcibili, o tanto piace de avere lavorato con te, solo dirti Mario grazzie per cueli belli momenti
Sisquillo
il vero grande problema di questo ciclismo moderno sono le radio: i corridori sono tutti pilotati ed è scontato che la fuga venga ripresa
Spesso mi chiedo ma cosa ci vanno a fare in fuga? Tutto inutile, il ciclismo quello vero fatto di coraggio, pazzia è cuore non esiste piu
Grande Mario… bella iniziativa quella di commentare le tappe di questo giro! Ti seguo volentieri a ruota, ma non ci appalaiamo!!!